Regolamento

(Approvato dall’Assemblea dei soci del 17 settembre 2003)

Art. 1

Congiuntamente il GIDRM ed il GIRM promuovono l’istituzione di una “medaglia d’oro GIDRM e GIRM”, già “medaglia GIRM”, da assegnarsi ad uno scienziato che abbia portato alla comunità italiana contributi di particolare interesse scientifico, didattico, innovativo, divulgativo od applicativo nel campo delle Risonanze Magnetiche, promuovendo la cultura, lo sviluppo e la diffusione di questo campo.

Art. 2

I Soci possono proporre candidature entro e non oltre il 15 giugno di ogni anno. I membri dei due Direttivi non sono candidabili, nè sono ammesse autocandidature.

Art. 3

Le singole candidature dovranno essere presentate mediante lettera al Presidente del GIDRM e/o del GIRM.

Art. 4

Le candidature dovranno comprendere una relazione che illustri gli aspetti salienti della attività scientifica e/o didattica del candidato e ne sottolinei i contributi per i quali i presentatori propongono l’assegnazione della medaglia.

Art. 5

Le candidature saranno esaminate da una commissione formata dai membri dei Direttivi del GIDRM e del GIRM in seduta congiunta. La commissione produrrà una motivazione sulla scelta del candidato.

Art. 6

La commissione è tenuta al riserbo sia riguardo alle proposte ricevute, sia riguardo alle discussioni avvenute nel corso delle riunioni.

Art. 7

La medaglia verrà consegnata in occasione del Congresso Nazionale organizzato da GIDRM e GIRM.

2023 - Paola Turano

 

I consigli direttivi di GIDRM e GIRM hanno conferito la medaglia d’oro 2023 a Paola Turano con la seguente motivazione:

L’attività di ricerca di Paola Turano è stata ed è principalmente dedicata allo sviluppo ed alle applicazioni della spettroscopia NMR nel campo della chimica inorganica biologica. Paola Turano ha sviluppato diverse tematiche di ricerca sulle quali si è fortemente caratterizzata, tra le quali, in primo luogo, lo studio delle emeproteine e della ferritina. Ha lavorato in maniera continua ed assidua negli anni su queste ferroproteine, spaziando dalla caratterizzazione spettroscopica dei fenomeni redox-dipendenti alla risoluzione delle strutture in soluzione. Ha combinato approcci innovativi di NMR sia in soluzione che in stato solido con misure cinetiche e cristallografiche, arrivando a chiarire i meccanismi alla base dell’immagazzinamento del ferro nella ferritina ed a caratterizzarne i siti di coordinazione transienti del metallo.

A partire dal 2010, Paola Turano ha avuto un ruolo trainante nello sviluppo della metabolomica via NMR in Italia, costituendo un solido e produttivo gruppo di ricerca, sviluppando molte e proficue collaborazioni con colleghi medici e dimostrando una indiscutibile capacità di progettazione, che è stata finanziata a livello regionale, nazionale, ed europeo. Co-fondatrice e Direttore Scientifico della DaVinci European Biobank, premiata con la medaglia Nasini 2003, Paola Turano è stata keynote e plenary speaker alle principali conferenze internazionali nel settore della chimica bioinorganica.

Paola Turano ha contribuito in modo importante, sia da un punto di vista scientifico che da un punto di vista organizzativo, alle attività del GIDRM, di cui è stata Tesoriere e Vice Presidente nel periodo 2014-2019. Tra i suoi meriti di servizio alla comunità NMR vi sono anche l’organizzazione di molti congressi internazionali e gli incarichi svolti all’interno della Divisione di Chimica di Life Sciences della EuCheMS e della Society of Biological Inorganic Chemistry.

2022 - Piero Sozzani

 

I consigli direttivi di GIDRM e GIRM hanno conferito la medaglia d’oro 2022 a Piero Sozzani con la seguente motivazione:

Piero Sozzani ricopre da diversi anni il ruolo di professore ordinario di Chimica Industriale presso il Dipartimento di Scienza dei Materiali dell’Università di Milano-Bicocca.
Durante la sua attività ha prodotto più di 200 pubblicazioni in prevalenza su riviste ad elevato indice di impatto, ed altrettante comunicazioni molte delle quali come plenarie e key-note ad invito (n° citazioni 6500, h-index 46). Ha ricevuto il premio AIRI per la ricerca industriale nel 1995 e la medaglia Basell nel 2005.
L’attività scientifica è stata dedicata alle tecniche e alle applicazioni dell’NMR dello stato solido in condizioni statiche e dinamiche, per la definizione dei fenomeni mozionali su un ampio campo di temperature e frequenze, per identificare transizioni solido-solido, e interazioni in sistemi nanocompositi e anfidinamici. Tale approccio è risultato essere di notevole impatto per il miglioramento delle proprietà di nanocompositi e lo sviluppo di materiali innovativi. Tra i materiali studiati mediante NMR dello stato solido da Piero Sozzani vanno enumerati inoltre addotti cristallini supramolecolari e polimerici, nonché materiali nanoporosi di natura ibrida in interazione con i gas. In particolare, Piero Sozzani si è occupato dell’approfondita determinazione dei fenomeni di interazione in sistemi ad ampie interfacce mediante il trasferimento selettivo della magnetizzazione dai nuclei abbondanti ai nuclei rari per identificare le singole nanofasi (rilassamento multinucleare T2, T1, T1ρ).

Nella parte iniziale della sua carriera Piero Sozzani ha approfondito l’NMR ad alta risoluzione multidimensionale applicato allo studio delle catene polimeriche sintetiche, e in particolare della decriptazione delle sequenze copolimeriche e stereochimiche, raggiungendo una risoluzione e l’assegnazione fino a undecadi di unità monomeriche, con risultati che sono ancora oggi di riferimento per l’analisi industriale di polimeri e copolimeri vinilici e gomme dieniche. La sua ricerca è poi continuata con la scoperta di moti rotatori rapidi in polimeri allo stato confinato in matrici cristalline porose. A partire da questi studi sulla dinamica dei sistemi, l’interesse si è quindi esteso alla spettroscopia NMR dei gas (quali CH4, CO2 e Xe), che esplorano gallerie e canali di solidi nanoporosi (organosilici, HOF, PAF e MOF), raccogliendo informazioni uniche su questi sistemi, oggi di grande attualità, fino dalla loro prima apparizione.
Vanno in particolare citate la spettroscopia di iperpolarizzazione assistita da laser HP 129Xe in 1 e 2D e flusso continuo di gas iperpolarizzato, che ha permesso di ottenere ad alta sensibilità spettri anisotropici che descrivono la forma e le dimensioni delle cavità accessibili; lo studio di rotori e macchine molecolari in materiali porosi.

È stato per diversi anni membro eletto nei direttivi GDRM e GIDRM, alla sua costituzione, e membro dell’European Research Council (ERC) nel Panel PE5-Chemistry of Materials.
Ha trascorso un anno (1988-1989) come visiting scientist presso gli AT&T, Bell Laboratories e diversi successivi periodi come consulente, collaborando con F. Bovey, L. Jelinski e P. Mirau.
Ha instaurato numerose collaborazioni con scienziati di prestigio internazionale, come S. Kitagawa (Kyoto University), J. Michl (Univ. of Colorado), M. Garcia-Garibay (University of California), M. Zaworotko (Univ. of Limerick), B. Feringa (University of Groningen), A. Pines (University of California), B. Chmelka (University of California). Piero Sozzani ha collaborato con numerose società quali Basell, Pirelli, Italcementi, Bluewave e Novamont per la caratterizzazione NMR dei materiali.
Ha avuto una intensa attività come autore di capitoli di volumi e voci di enciclopedie, come editor, come docente in scuole nazionali e internazionali, nonché come organizzatore di congressi sempre nell’ambito NMR.

2021 - Stefano Mammi

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I consigli direttivi di GIDRM e GIRM hanno conferito la medaglia d’oro 2021 a Stefano Mammi.

Gli interessi scientifici di Stefano Mammi riguardano le applicazioni della Risonanza Magnetica Nucleare (NMR) in diversi ambiti applicativi, dall’analisi conformazionale di peptidi e proteine, allo studio metabolomico di miscele complesse. Stefano è coautore di oltre 150 pubblicazioni indicizzati su Scopus, con un h-index complessivo di 35 ed oltre 3387 citazioni. È inoltre coautore di tre brevetti.
E’ stato un pioniere nello studio NMR delle proprietà conformazionali di numerosi peptidi biologicamente attivi, sia in soluzioni acquose sia in presenza di detergenti, e delle loro interazioni con modelli di membrana. Nel tempo, ha intuito l’importanza di combinare le metodologie NMR con sofisticati calcoli di dinamica molecolare, arrivando ad affrontare sistemi proteici sempre più complessi, quali ad esempio l’alfa sinucleina, la proteina prionica e la proteina DJ-1, che assumono un rilevante ruolo nello sviluppo del Morbo di Parkinson, rivelando in quest’ultimo caso importanti correlazioni tra la compromissione di DJ-1 e la degenerazione dei neuroni dopaminergici.

Tra i suoi lavori scientifici più citati risultano: “Kinetic and structural analysis of the early oxidation products of dopamine: Analysis of the interactions with α-synuclein (2007)”, “The reaction of α-synuclein with tyrosinase: Possible implications for parkinson disease (2008)”, “Structural insights on physiological functions and pathological effects of α-synuclein (2009)”. Ha inoltre messo a punto diversi metodi NMR per la determinazione dell’autenticità degli alimenti. Basti citare che nello studio del caffè, ha dato significativi contributi in ambito applicativo, mettendo a disposizione le sue competenze per affrontare le problematiche di importanti industrie del settore, e portando ad un proficuo trasferimento tecnologico delle conoscenze, come testimoniato dai brevetti depositati. Alle doti scientifiche Stefano Mammi affianca eccellenti capacità didattiche e divulgative, in qualità di relatore a numerose scuole e convegni di rilevanza nazionale ed internazionale, di docente nell’ambito dei corsi di laurea e dottorato in Italia ed all’estero.
Soprattutto per i giovani ricercatori, può risultare istruttivo ripercorrere il percorso scientifico e professionale che Stefano ha seguito nell’ambito NMR nel corso degli ultimi quaranta anni, e che viene illustrata sinteticamente nel seguito.
Stefano Mammi si è laureato con lode in Chimica presso l’Università di Padova, discutendo la tesi “Interazioni tra Peptidi Gastrinici e Ioni Calcio”, sotto la guida del Prof. Evaristo Peggion, Istituto di Chimica Organica, e ricevendo subito dopo la medaglia d’oro “Silvio Bezzi” quale miglior laureato di Chimica e Chimica Industriale dell’AA 1980-81.
Stefano Mammi inizia la sua carriera accademica in qualità di Postgraduate Research Chemist, presso l’Università di California a San Diego (USA), Dipartimento di Chimica, dove lavora dal 1982 al 1985, nel gruppo di ricerca del Prof. Murray Goodman, occupandosi di studi conformazionali di peptidi gastrinici con metodologie NMR ad alta risoluzione.
Nel settembre 1985 risulta vincitore di concorso presso il Consiglio Nazionale delle Ricerche e rientra in Italia, dove prende servizio prima nel Ruolo Tecnico Professionale e l’anno dopo come Ricercatore, svolgendo la propria attività presso il Centro di Studio sui Meccanismi di Reazioni Organiche ed in seguito presso il Centro di Studio sui Biopolimeri del CNR di Padova, dove rimane in servizio sino al 1992.
In questa intensa fase di attività presso il CNR di Padova si occupa, tra le svariate tematiche di ricerca: di studi sulla conformazione della minigastrina umana nelle micelle di sodio dodecil solfato mediante 1H NMR (1987, 1990); dello sviluppo di un programma BASIC per l’analisi elementare dei peptidi (1989); di studi conformazionali di bombolitine I e III in soluzioni acquose contenenti micelle di tensioattivi, mediante dicroismo circolare, 1H NMR e simulazioni al computer (1990); dello studio conformazionale di frammenti di uteroglobina (1992).
Nel frattempo, a febbraio 1988, consegue il titolo di Dottore di Ricerca in Chimica Organica, discutendo la tesi “Studi Conformazionali su Peptidi Gastrinici”.
A novembre 1992 risulta vincitore di concorso e prende servizio come Professore Associato presso l’Università di Padova e nel 2001 diventa Professore Ordinario di Chimica Industriale (CHIM/04) presso la stessa sede. Presso l’Ateneo di Padova Stefano si è interessato di tematiche di biologia strutturale di proteine utilizzando NMR ed altre metodologie avanzate. Lo scopo di queste ricerche è stato di determinare le relazioni tra l’attività biologica e la struttura secondaria di molecole, naturali o sintetiche, e di delucidare i meccanismi di processi naturali e poter quindi intervenire su di essi sviluppando nuovi farmaci.
Nel 2002 è stato invitato come “INNOVATEC Guest Professor” presso la Facoltà di Chimica e Farmacia dell’Università di Regensburg (Germania).
A giugno 2018, con decreto del Ministro Beni Attività Culturali Turismo, è stato nominato Socio corrispondente dell’Accademia Galileiana di Scienze, Lettere ed Arti, nella classe di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali.
La comunità NMR italiana conosce Stefano Mammi per il pluriennale coinvolgimento nelle attività del GIDRM. Dal 2001 al 2016 è stato Membro del Consiglio Direttivo del GIDRM; ne è stato Vice Presidente dal 2002 al 2004, Presidente dal 2005 al 2010, e Tesoriere dal 2011 al 2016.
Durante tale periodo Stefano Mammi ha messo a disposizione le sue competenze con grande umiltà, gentilezza e dedizione, favorendo lo sviluppo delle attività del GIDRM, quali l’organizzazione del Congresso annuale sia nazionale che con partner internazionali e l’istituzione delle borse di studio. Ha dato inoltre un contributo determinante alla realizzazione e al prestigio delle Scuole NMR del GIDRM, sia in qualità di organizzatore, sia come eccellente docente, sempre presente e disponibile a tenere lezioni, sia nei corsi di base che in quelli avanzati. In quegli anni di lungo impegno Stefano Mammi è stato l’anima stessa del GIDRM, assumendosi con leggerezza e competenza anche i compiti meno nobili, come ordinare zainetti, magliette e gli splendidi righelli GIDRM che tutti i soci conservano con cura. Allo stesso tempo era sempre presente a tutte le discussioni scientifiche, con interventi e domande sempre puntuali e costruttive.
Naturalmente, non meno importante, è stato il contributo di Stefano Mammi all’interno del Direttivo del Gruppo Interdivisionale delle Risonanze Magnetiche (GIRM), dal 2015 al 2020, sorto per iniziativa delle Divisioni di Chimica Inorganica, Organica e della Chimica dei Sistemi Biologici della Società Chimica Italiana.
In conclusione, le comunità scientifiche del GIDRM e del GIRM hanno un grande debito di riconoscenza nei confronti di Stefano Mammi per l’enorme lavoro svolto e la efficace dedizione profusa nel farle crescere e prosperare, e soprattutto per il ruolo fondamentale che ha avuto nella formazione culturale di intere generazioni di giovani nell’ambito delle Risonanze Magnetiche.
La carriera scientifica di Stefano Mammi è iniziata nel 1981 con una medaglia d’oro come migliore laureato di Chimica e Chimica Industriale presso l’Ateneo di Padova, ed oggi si arricchisce della medaglia d’oro GIDRM/GIRM. Possiamo senz’altro dire che Stefano Mammi è un campione olimpionico di Risonanza Magnetica.

2019 - Mario Piccioli

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I consigli direttivi di GIDRM e GIRM hanno conferito la medaglia d’oro 2019 a Mario Piccioli.

Mario Piccioli, laureato in Chimica presso l’università di Firenze, dove ha poi conseguito il titolo di Dottore di ricerca in Scienze Chimiche, nel 1998 diventa professore alla Université Pierre et Marie Curie, Paris 6. Rientra poi a Firenze nel 2001, svolgendo la sua attività di ricerca presso il CERM.


Mario ha dedicato la carriera all’NMR di sistemi paramagnetici. Il suo contributo più originale consiste nello sviluppo di sequenze di impulsi mirate all’osservazione di segnali che, per effetto dell’accoppiamento iperfine, sono fortemente shiftati al di fuori della regione diamagnetica e/o possiedono tempi di rilassamento molto brevi. Basandosi su una solida conoscenza teorica dei fenomeni di accoppiamento nucleo-elettrone, ha contribuito a individuare, negli spettri multidimensionali di macromolecole paramagnetiche, la manifestazione di fenomeni fisici sofisticati quali la cross-correlazione tra l’accoppiamento dipolare protone-protone e il rilassamento spin di Curie-spin nucleare.
Per queste caratteristiche scientifiche distintive Mario rappresenta un punto di riferimento a livello nazionale e internazionale per la caratterizzazione NMR di metalloproteine paramagnetiche. Ci piace ricordare i primi pioneristici studi NOE sulla rame-cobalto superossido dismutasi, l’uso di osservazione diretta del 13C per lo studio di emofori, e soprattutto i tanti studi sulle proteine ferro-zolfo: dallo studio delle proprietà elettroniche e di self-exchange alla determinazione della prima struttura NMR in soluzione di una proteina paramagnetica, fino alla recente caratterizzazione spettroscopica e strutturale della biogenesi dei centri Fe-S. Oltre a collaborazioni internazionali con specifici gruppi di ricerca e la partecipazione a progetti di scambio bilaterali, negli ultimi anni Mario sta coordinando la COST Action “The Biogenesis of Iron-sulfur Proteins: from Cellular Biology to Molecular Aspects” (CA-15133).
La passione per l’NMR e quella per la musica si sono unite, come divertissement, nella traduzione in suoni dell’impronta metabolomica individuale misurata via NMR.
Alle doti scientifiche Mario affianca eccellenti capacità didattiche e divulgative, esplicate nelle sue attività di relatore a numerose scuole e convegni di rilevanza internazionale, di docente nell’ambito dei corsi di laurea e dottorato dell’ateneo fiorentino e dei vari livelli del sistema universitario della Université Pierre et Marie Curie e di visiting professor presso le Università di Paris-Sud, Valencia, Elche, Evry e Alicante. Infine, la comunità NMR italiana conosce Mario per il pluriennale coinvolgimento nelle attività del GIDRM, presso il cui direttivo ha servito in 3 diversi trienni.

2018 - Luisa Mannina

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I consigli direttivi di GIDRM e GIRM hanno conferito la medaglia d’oro 2018 a Luisa Mannina per aver contribuito allo sviluppo e all’applicazione di metodi NMR alla scienza degli alimenti e alla loro divulgazione in ambito nazionale e internazionale.

Luisa Mannina, docente di Chimica degli Alimenti presso il Dipartimento di Chimica e Tecnologie del Farmaco di Sapienza Università di Roma, è stata fra i primi ad applicare metodi di Risonanza Magnetica Nucleare nella scienza degli alimenti.

Nei primi anni novanta, insieme ad Annalaura Segre, con i suoi studi sull’olio d’oliva ha dimostrato le potenzialità dell’NMR nella determinazione dell’origine geografica, della cultivar, degli effetti pedoclimatici e della qualità degli alimenti. Ha poi proseguito gli studi applicando questi metodi a molte tipologie di matrici alimentari, affrontando e dando risposta di volta in volta a problematiche diverse. I risultati ottenuti in questo settore le hanno permesso di ottenere visibilità sia a livello nazionale che internazionale, diventando un riferimento riconosciuto nell’ambito della comunità scientifica come dimostrato anche dalle numerose invited and plenary lectures tenute sia in Italia che all’estero, dalle collaborazioni scientifiche internazionali e dalle numerose pubblicazioni. Ha significativamente contribuito alla diffusione delle applicazioni della Risonanza Magnetica nello studio degli alimenti anche attraverso l’organizzazione di Workshops tematici sulla materia. Oltre al contributo dato nella scienza degli alimenti, Luisa Mannina si è anche occupata della determinazione strutturale con metodi NMR di polisaccaridi di origine naturale e chimicamente modificati, di peptidi, micelle, liposomi, composti isolati da matrici vegetali e composti di sintesi.
Nel recente passato Luisa Mannina ha fatto parte del consiglio direttivo del GIDRM.
L’entusiasmo e l’impegno messo nel suo lavoro l’hanno contraddistinta fin dall’inizio della sua carriera; un entusiasmo ed un impegno che durano a tutt’oggi.

2017 - Andrea Mele

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Un viaggio attraverso la Spettroscopia NMR, dall’alta risoluzione all’HRMAS, fino ad arrivare allo stato solido…osservando ogni nucleo in grado di risuonare all’interno di un campo magnetico

Andrea Mele ha dedicato la maggior parte della sua carriera scientifica allo sviluppo sia teorico che sperimentale della Spettroscopia di Risonanza Magnetica Nucleare, sperimentando nuovi approcci per le molteplici applicazioni permesse oggi da questa tecnica.

Agli inizi, la sua attività scientifica si è focalizzata sulla determinazione delle costanti di accoppiamento JCH attraverso il legame glicosidico di una catena oligosaccaridica. In questo periodo, coincidente con gli anni pionieristici delle tecniche selettive basate su impulsi soft e profilati, ha avuto modo di acquisire le basi teoriche e la sensibilità sperimentale per la progettazione di sequenze di impulsi. Successivamente si è dedicato a studi di struttura e dinamica di complessi supramolecolari in soluzione, basati su misure NOE e metodologie PGSE-NMR. Indagini più recenti in questo campo hanno riguardato sistemi farmaco-nanospugne di ciclodestrine sia in forma di idrogeli, tramite HR-MAS NMR, sia allo stato-solido, tramite CP-MAS NMR, entrambi i metodi essendo applicati direttamente alla formulazione farmaceutica senza richiedere né sistemi modello né pretrattamenti dei campioni. Di spiccata originalità sono i suoi studi sulla struttura locale di liquidi ionici, tra cui si annoverano anche i primi esempi di applicazione in questo ambito del NOE intermolecolare. Come recentissimo contributo va ricordato l’aver dimostrato che il chemical shift dello Xe-129 è linearmente correlato al volume delle cavità nei liquidi ionici ricavato dalla Positron Annihilation Lifetime Spectroscopy, aggiungendo quindi un importante tassello al mosaico della comprensione di base della spettroscopia 129Xe NMR. Fattore comune in tutti gli ambiti di ricerca è la passione per le tecniche multinucleari, tra le quali vale la pena di ricordare 17O, 7Li,11B e 129Xe NMR.
Questi lavori hanno permesso ad Andrea Mele di sviluppare collaborazioni con importanti gruppi di ricerca a livello internazionale, quali ad esempio quelli del Prof. Stefano Passeri (KIT di Ulm) e del Prof. Tom Welton (Imperial College London) nel campo dei liquidi ionici, e di creare con grande entusiasmo e competenza un gruppo di ricerca che raccoglie notevole stima a livello nazionale e internazionale.
Andrea Mele ha svolto un’intensa attività improntata alla valorizzazione, all’uso e alla divulgazione della Risonanza Magnetica Nucleare in un contesto interdisciplinare. La sua origine di chimico organico gli ha permesso di interloquire con l’ampia comunità dei chimici di sintesi e di diffondere la cultura della spettroscopia NMR come fonte di informazioni strutturali e dinamiche anziché mero strumento analitico. Ha partecipato attivamente a scuole, dottorati e congressi nazionali ed internazionali ed è stato organizzatore di giornate tematiche GIDRM presso il Politecnico di Milano.


 

A travel through NMR spectroscopy, from High Resolution to HRMAS and Solid State applications….. observing each nucleus resonating in a magnetic field

Professor Andrea Mele has dedicated his scientific carrier to both the theoretical and experimental development of NMR Spectroscopy towards new approaches for the nowadays diverse applications of this technique.

His initial research activities were focused on the determination of the JCH scalar coupling constants of the glycosidic bonds present in the oligosaccharide chain for conformational studies and the consequent development of novel pulse sequences based on selective soft pulses. At the same time, Andrea’s research studies were aimed at the investigation of the structure and dynamics of supramolecular complexes in solution using NOE and PGSE-NMR methodologies. Recently, novel formulation of drug delivery systems based on hydrogels of cyclodextrin nanosponges were studied by applying HRMAS and Solid-State CP-MAS NMR methodologies directly on the pharmaceutical formulation. A truly original work is the determination of the local structure in ionic liquids using intermolecular proton-fluorine or proton-lithium heteronuclear NOEs contacts. Other notable research achievements include the combined use of Xenon-chemical shift and Positron Annihilation Lifetime Spectroscopy to determine the voids and free volume in ionic liquid mixtures. Multinuclear approaches based on 17O, 7Li, 11B and 129Xe NMR were implemented in several research aspects of material science.
His landmark contributions to Magnetic Resonance Spectroscopy are corroborated by international collaborations, in particular with Prof. Stefano Passerini (KIT, Ulm) and Prof. Tom Welton (Imperial College, London) in the field of materials science. Moreover, over many years Andrea has been a wise and patient advisor of a strong and competitive research group, as well as a reference point for many students and researchers involved in NMR studies.
Finally, Andrea Mele gave numerous lectures at international conferences, NMR-schools and research laboratories as invited speaker and he recently organized several GIDRM-day at the Politecnico di Milano to spread the knowledge and importance of NMR spectroscopy in different fields, from materials science to life-science.

2016 - Donatella Capitani

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Donatella Capitani ha dedicato la sua intensa attività di ricerca all’NMR. Convinta della grande versatilità di questa metodologia, non sapendo e non volendo legarsi particolarmente ad una fase (solido, liquido, gel…?) o ad una matrice (materiali, alimenti, polimeri…?) o ad un luogo (laboratori, bene culturali, campi agricoli…?) ha deciso di non scegliere e di spaziare tra diverse fasi, matrici e luoghi, divertendosi, studiando e lavorando molto.

Laureata in matematica e in fisica si è occupata, infatti, inizialmente di rilassometria ma poi si è rivolta, senza mai però lasciare l’antico amore, con grande entusiasmo e competenza all’ NMR allo stato solido, in soluzioni e in HRMAS. Raccogliendo con grande impegno e responsabilità l’eredità scientifica lasciata da Annalaura Segre, è diventata il responsabile del laboratorio NMR del CNR di Roma dedicato ad Annalaura ed ha saputo ampliare il gruppo di ricerca e proporre nuove tematiche e nuove collaborazioni.
Ha ottenuto risultati rilevanti nello studio di sistemi solidi e di sistemi aggregati quali organogels, idrogels, micelle e di cristalli liquidi. Ha proposto metodologie NMR mono- e bidimensionali in soluzione e/o allo stato solido per la caratterizzazione strutturale di polimeri e in particolare polisaccaridi, per lo studio di nuove fasi cromatografiche, per lo studio di materiali e nanomateriali per membrane utilizzabili in celle a combustibile.
Negli ultimi anni il suo gruppo di ricerca è diventato un punto di riferimento nella comunità NMR in due settori di grande interesse nazionale ed internazionale ovvero i beni culturali e gli alimenti. La ricerca sui beni culturali, focalizzata sullo studio dello stato di conservazione delle opere e sullo studio dei materiali, le ha permesso anche di mettere in luce la potenzialità dell’approccio non invasivo e non distruttivo dell’ NMR portatile utilizzabile in situ. Sugli alimenti, grazie alle sue competenze, ha contribuito a studi in alta risoluzione di metabolomica ed ha proposto studi in campo per monitorare la crescita e la maturazione della frutta e lo stress idrico delle piante.
L’attività di ricerca di Donatella è testimoniata da una ricca produzione scientifica a livello internazionale e da inviti a congressi e a scuole. Ha sempre partecipato ai congressi e alle attività della comunità NMR organizzando anche convegni e giornate su diverse tematiche.

2015 - Marco Geppi

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I consigli direttivi GIDRM e GIRM assegnano la medaglia d’oro 2015 al Prof. Marco Geppi per gli importanti contributi dati allo sviluppo e all’applicazione della spettroscopia NMR a Stato Solido per lo studio delle proprietà strutturali e dinamiche di materiali in fase condensata e per il grandissimo impegno profuso per la diffusione dell’NMR e per la formazione di giovani.

 Marco Geppi ha dedicato gran parte della sua carriera allo sviluppo e all’applicazione della spettroscopia NMR a Stato Solido per lo studio delle proprietà strutturali e, soprattutto, dinamiche di materiali in fase condensata credendo fortemente alle enormi potenzialità di questa tecnica da pochi applicata in Italia. Il suo impegno e le sue capacità scientifiche gli hanno permesso di costruire in maniera del tutto autonoma e indipendente un gruppo di ricerca e di creare alcune linee di ricerca innovative in Italia, ottenendo risultati brillanti riconosciuti a livello nazionale e internazionale. In particolare, si distinguono i suoi contributi alla messa a punto di approcci originali, comprendenti tecniche spettroscopiche e rilassometriche e metodologie per l’analisi dei dati, per la caratterizzazione rigorosa e dettagliata di processi dinamici in materiali polimerici e liquido-cristallini, nonché in composti organici a basso peso molecolare di interesse farmaceutico in fase solida. Inoltre ha dato un importante contributo allo studio di materiali ibridi organici-inorganici mediante NMR a Stato Solido, proponendo un approccio mutinucleare e multitecnica che ha consentito di ottenere rilevanti informazioni strutturali e dinamiche in materiali complessi ed eterogenei. A testimonianza della sua attività di ricerca sono le numerose pubblicazioni su riviste internazionali ed i numerosi seminari ad invito a congressi e presso istituzioni accademiche nazionali e internazionali.
Credendo oltre che alle notevoli potenzialità dell’NMR a Stato Solido anche all’importanza di un approccio multidisciplinare alle problematiche di ricerca sia di base che applicata, Marco Geppi ha negli anni istituito numerose proficue collaborazioni con molti gruppi di ricerca in Italia e all’estero, nonchè con industrie italiane e internazionali.
Grazie alle sue notevoli capacità comunicative e didattiche ha contribuito alla divulgazione dei principi e delle potenzialità dell’NMR a platee di specialisti e non e alla formazione di giovani ricercatori. In particolare si è distinto per l’enorme impegno profuso per l’istituzione di un corso di NMR a Stato Solido presso l’Università di Pisa e per l’insegnamento di questa tecnica alla scuola del GIDRM.
Ha fatto parte nel recente passato del consiglio direttivo del GIDRM ed è tuttora molto attivo all’interno della comunità scientifica NMR italiana ed internazionale.

2014 - Neri Niccolai

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I consigli direttivi del GIDRM e del GIRM assegnano la medaglia d’oro 2014 al Prof. Neri Niccolai per l’originalità ed eccellenza del suo contributo scientifico nel campo delle Risonanze Magnetiche e per il suo impegno nelle scuole del GIDRM di cui è stato uno dei più attivi promotori.

2013 - Rino Esposito

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I consigli direttivi del GIDRM e del GIRM assegnano la medaglia d’oro 2013 al Prof. Rino Esposito per la sua eccellente attività scientifica e per l’impegno profuso in modo instancabile e con il massimo rigore alla conoscenza dell’NMR, alla sua applicazione in tutti i campi del sapere, e alla sua divulgazione.

Il Prof. Esposito ha dedicato tutta la sua carriera scientifica allo studio teorico e pratico della Risonanza Magnetica Nucleare, occupandosi di studi strutturali e chimico-fisici di peptidi e proteine e lavorando nel contempo allo sviluppo di nuovi approcci metodologici, tra cui, per citarne solo alcuni, lo studio di perturbazioni paramagnetiche per la determinazione di superfici proteiche accessibili, lo sviluppo di metodi per la determinazione delle distanza internucleari da esperimenti 2D eteronucleari, l’analisi e l’effetto di accoppiamento forte, la determinazione dell’accoppiamento scalare da spettri TOCSY e l’osservazione di modi collettivi negli stessi spettri, metodi per la ricostruzione di dati NMR tramite funzioni di autocorrelazione modificate e linear prediction, applicazione di gradienti di campo per la selezione di cammini di coerenza, valutazione di parametri termodinamici da esperimenti di scambio isotopico. Inizialmente ha lavorato nell’Industria (Assoreni ed Eniricerche) dove si è occupato dello studio di proteine e peptidi di membrana e sistemi micellari. Si è anche occupato dello sviluppo di Si-NMR in soluzione e in solido per la caratterizzazione di film di silicio e fasi cromatografiche stazionarie.

Ha poi lasciato l’industria per entrare come ricercatore all’Università di Udine nel 1990. Già dai tempi dell’industria prima e, dopo, dall’Università, ha lavorato nei laboratori internazionali più prestigiosi, a Oxford con il Prof. Ian Campbell, a Londra alla School of Pharmacy diretta dal prof. Willie Gibbons, a Losanna nel laboratorio del Prof. Bodenhausen ed è stato invited visiting a Grenoble e all’Università di Osaka.

Nel campo delle Life Sciences il Prof Esposito ha studiato parecchi sistemi tra cui oligonucleotdi come complessi di rutenio con attività antitumorale, peptidi immunogenici e costrutti peptidici retro-inversi analoghi della regione immunodominante della proteina di rivestimento del virus del foot and mouth disease, il peptide MAP della tossina della pertosse, peptidi modello di canali ionici. Si è occupato dello studio del metabolismo di composti fosforilati durante la contrazione muscolare accoppiando misure di 31P con misure ergometriche in situ sul gastrocnemio di rana, ha studiato heat shock protein murine, omeodomini, domini proteici responsabili dell’adesione e migrazione cellulare e negli ultimi anni il progetto più importante ha riguardato lo studio di proteine amiloidogeniche, studio che lo ha portato ad ottenere risultati molto brillanti, non solo a livello di pubblicazioni su riviste prestigiose, ma anche a livello di riconoscimenti internazionali, come per esempio l’invito più volte ripetuto come visiting associate professor da parte del prof. Goto presso l’Università di Osaka.

Il Prof. Esposito è stato uno dei docenti più attivi nelle scuole GIDRM, ed ha sempre dedicato moltissima attenzione e cura alla didattica, alla comprensione e divulgazione di tutti gli aspetti teorici dell’NMR.
Un’altra caratteristica che va assolutamente ricordata e che rende l’attività del prof. Esposito abbastanza unica, è la grande generosità scientifica delle sue competenze e del suo sapere, che ha profuso unitamente ad una grande passione per il suo lavoro, non solo nel suo gruppo ma a tutti i livelli con tutti gli amici e colleghi sia in ambito nazionale che internazionale.
Sicuramente si può dire che poche persone nel panorama scientifico globale hanno la sua profonda conoscenza della Risonanza Magnetica Nucleare.

2012 - Maurizio Paci

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I consigli direttivi del GIDRM e del GIRM assegnano la medaglia d’oro 2012 al Prof. Maurizio Paci per la sua eccellente ed eclettica attività scientifica e per il suo pregevole e assiduo impegno nella promozione e nella divulgazione dell’NMR sia a livello locale che nazionale.

Il Prof. Paci ha dedicato la maggior parte della sua carriera scientifica alla determinazione delle proprietà strutturali e conformazionali prevalentemente di macromolecole sia di natura sintetica sia di provenienza ed interesse biologico mediante tecniche NMR, sia ad alta che a bassa risoluzione, ottenendo risultati innovativi riportati in circa 200 pubblicazioni. I suoi studi più citati su molecole biologiche hanno riguardato fattori di trascrizione di E. coli, enzimi quali la Cu-Zn SOD, lipodepsipeptidi naturali e la struttura della siringotossina. Ha anche studiato l’intercalazione del DNA e ha applicato l’NMR allo studio di cellule e preparati cellulari. Dal punto di vista teorico si è occupato di metodi avanzati di simulazioni di dinamica molecolare di proteine. Per lungo tempo si è dedicato all’analisi strutturale e conformazionale di polimeri e copolimeri sintetici, composti metallorganici e di coordinazione in soluzione ed allo stato solido, riportando risultati di riconosciuto livello internazionale. Si è anche interessato di applicazioni dell’NMR alla scienza degli alimenti.

Oltre ad una produzione scientifica di elevatissimo livello, il Prof. Paci ha dimostrato un’intensa passione per la didattica e per la divulgazione, sia in sede universitaria che nazionale, partecipando assiduamente a scuole NMR e facendosi promotore di iniziative per la divulgazione della chimica. È stato consigliere del GIDRM e del GIRM e ha ricoperto importanti incarichi in organi ministeriali di controllo.

2011 - Stanislav Sykora

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Per il grande rigore scientifico dimostrato nello sviluppo della risonanza magnetica nucleare in molteplici campi di applicazione, per il ruolo unico giocato nella diffusione della cultura NMR in Italia e nel mondo, per le sue eccellenti capacità comunicative e per il suo ammirevole e costante impegno nel promuovere i punti di contatto tra mondo industriale ed accademico, i Consigli Direttivi del GIDRM e del GIRM assegnano la medaglia d’oro 2011 al Dr. Stanislav Sykora.

Il Dr. Stanislav Sykora, per tutti “Stan”, dopo essersi laureato in ingegneria al Politecnico di Praga, riceve il dottorato in fisica chimica, sempre a Praga, nel 1967, periodo in cui entra in contatto con la spettroscopia NMR. Nel 1968 si rifugia in Italia dove lavora già in ambito spettroscopico al Politecnico e al CNR di Milano e successivamente per un triennio all’Università dell’Illinois col prof. H.S. Gutowsky affrontando studi pionieristici di NMR stato solido. Nel 1974 è in Svizzera all’Università di Basilea nel gruppo del prof. P. Diehl dove affronta problemi di analisi automatica di spettri NMR ad alta risoluzione. Dal 1975 svolge attività dirigenziale nella Bruker Spectrospin Italiana ed è attivamente coinvolto nella scrittura di software per la simulazione di spettri NMR.

Nel 1981 fonda la prima “Stelar”, un’azienda che si occupa di consulenze “a tutto tondo” nel campo dell’NMR; l’azienda rifondata nel 1985 insieme all’Ing. Gianni Ferrante diviene quella “Stelar” che tutti conoscono e apprezzano. L’azienda diverrà famosa nel mondo con la costruzione del primo rilassometro field-cycling commerciale.

All’inizio degli anni 2000, lasciata la Stelar, Stan fonda la Extra Byte con la quale continua il suo lavoro di consulenza “globale” nel mondo NMR. Nel 2005 inizia la pubblicazione di quello che in breve diverrà uno dei più famosi (o forse “il” più famoso) blog di argomento NMR/EPR/MRI del mondo: “Stan’s NMR Blog”, blog che ha recentemente oltrepassato il milione di visitatori e contiene raccolte uniche di informazioni, di articoli scientifici e notizie sul mondo NMR in generale.

Stan Sykora ha scritto e scrive tutt’ora articoli scientifici e didattici di alto livello, contribuendo così al progresso della scienza e alla formazione dei giovani. E’ uno scienziato che vive del suo lavoro, delle sue ricerche, spesso autofinanziate ed è difficile riconoscere nell’intera comunità delle risonanze magnetiche altre persone che abbiano una così profonda conoscenza non solo della teoria alla base della tematica nella quale ci riconosciamo, ma anche della tecnica per studiarla, sia essa hardware o software. La comunità scientifica NMR si onora di premiare Stanislav Sykora per l’apporto tecnologico e per la meritoria e continua azione di divulgazione, didattica e ricerca scientifica svolta.

2009 - Mauro Botta

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In considerazione dei suoi alti meriti scientifici riconosciuti in campo nazionale ed internazionale, centrati sull’uso di tecniche rilassometriche multinucleari nella caratterizzazione di sistemi paramagnetici in soluzione, dell’impegno profuso negli organismi sociali rappresentativi della comunità NMR italiana e del costante coinvolgimento nell’organizzazione delle Scuole Nazionali, i consigli direttivi del GIDRM e del GIRM assegnano la medaglia d’oro 2009 al Prof. Mauro Botta.

Nel corso della sua carriera accademica il Prof. Mauro Botta ha ampiamente spaziato tra le numerose applicazioni della Risonanza Magnetica Nucleare. Agli inizi, la sua attività scientifica si è focalizzata sugli studi strutturali e dinamici di composti organometallici utilizzando sia metodiche NMR in soluzione che allo stato solido. Successivamente si è interessato dello studio delle proprietà dinamiche e strutturali di complessi metallici di interesse in ambito biomedico, filone al quale ha dedicato con grande successo la maggior parte della sua attività scientifica. Oltre all’analisi degli spettri NMR di complessi paramagnetici degli ioni lantanoidei al fine di ottenere informazioni strutturali, di grande rilevanza sono stati gli studi rilassometrici sui complessi di Gd(III). In questo settore il prof. Botta si è distinto per la rilevanza e l’originalità del lavoro svolto che ha contribuito in modo significativo alla comprensione dei meccanismi molecolari coinvolti nell’interazione tra un centro metallico paramagnetico e gli spin (1H e 17O) del solvente acquoso. Di particolare interesse sono stati gli studi condotti per comprendere i fattori chimici capaci di influenzare la velocità di scambio delle molecole di solvente coordinate al centro metallico e quelli relativi ai contributi di rilassamento generati dalle molecole di acqua presenti nella seconda sfera di coordinazione del centro metallico.

I progressi raggiunti in questo settore, anche grazie alle numerose collaborazioni attivate con ricercatori di chiara fama internazionale, hanno consentito al prof. Botta di progettare complessi metallici sempre più efficienti aumentando considerevolmente il loro potenziale in ambito diagnostico. Un ulteriore settore in cui il prof. Botta ha rivolto la propria attenzione ha riguardato lo studio delle interazioni tra complessi metallici paramagnetici e substrati di interesse biologico, quali proteine, ioni e metaboliti. Tali studi sono stati condotti utilizzando sia tecniche rilassometriche, anche multinucleari, sia tecniche spettroscopiche in alta risoluzione sfruttando le capacità di alcuni dei complessi esaminati ad agire da reagenti di shift. I lavori in questo settore hanno rivestito un ruolo fondamentale per lo sviluppo di applicazioni biomediche di questi agenti nell’ambito della diagnostica clinica. La rimarchevole produttività scientifica del prof. Botta è testimoniata da più di 165 pubblicazioni, 3 capitoli di libri, 3 brevetti. Questa fertile attività scientifica si è ben combinata con una altrettanto rilevante attività didattica concretizzatasi soprattutto nella partecipazione e nell’organizzazione di numerose Scuole Nazionali (S. Vittoria d’Alba 1990; Torino 1994; Torino: 2002-2009) ed Internazionali (European Initiative for Training in NMR, Torino 1995-1997)

Infine, è molto importante sottolineare la grande attività organizzativa e l’encomiabile spirito di servizio che il prof. Botta ha dimostrato all’interno della comunità NMR nazionale. Va sottolineato che è stato membro del Consiglio Direttivo del GIDRM dal 1995 al 2001 e del Consiglio Direttivo del GIRM nel periodo 2000-2003.

2008 - Renzo Bazzo

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Nella sua carriera scientifica, il Dr. Renzo Bazzo ha contribuito in maniera rilevante allo sviluppo di esperimenti NMR e alla loro applicazione allo studio di molecole di interesse biologico. In particolare si è occupato dello studio dei meccanismi di trasferimento di coerenza e della loro applicazione in spettroscopia bidimensionale arrivando a proporre eleganti soluzioni per il settore di ricerca industriale di nuovi farmaci.

In un momento in cui il formalismo degli operatori prodotto era nella sua infanzia e ancora non affermato, il Dr. Bazzo ha approfondito modalità grafiche e formalismi per rendere fruibili e più immediati i meccanismi di trasferimento di coerenza, attraverso alcune pubblicazioni dedicate allo scopo quando era post-doc a Oxford. Per questi meccanismi era d’obbligo, fino ad allora, l’utilizzo del solo formalismo della matrice densità.

Successivamente è stato molto attento a tradurre in applicazioni concrete le informazioni strutturali ottenibili mediante spettroscopia NMR, partecipando alla determinazione di strutture tridimensionali di peptidi e oligosaccaridi. In questa fase sono state poste dal dr. Bazzo le basi di una particolare attenzione al significato fisico del vincolo determinato sperimentalmente. Questa attenzione lo accompagnerà per tutto lo sviluppo successivo della sua carriera di scienziato, e lo porterà ad una formulazione di alcuni software di carattere generale, e di applicabilità in più settori strutturali. In questo campo la sua enfasi a non sovra-interpretare o caricare di altri significati impliciti i dati sperimentali è divenuta proverbiale. Come segno tangibile di questa sensibilità, ha prima contribuito allo sviluppo teorico del software NAMFIS, e successivamente lo ha applicato in campi svariati, dal peptide design all’area terapeutica HIV.

Contemporaneamente ha introdotto nel ’92 in Italia i primi esperimenti multidimensionali su proteine marcate 15N e 13C, iniziando ad occuparsi di struttura di proteine di interesse farmaceutico, che nel successivo decennio lo ha portato ad affrontare i problemi strutturali di diverse proteine dall’interleukin-6 alla proteasi del virus HCV. Si è occupato di quest’ultima proteina per svariati anni, contribuendo alla risoluzione delle strutture prima della proteasi, e successivamente di diversi complessi binari con inibitori sia covalenti che non covalenti. Oltre che sul piano strutturale, il suo apporto è stato decisivo anche per delucidare il meccanismo enzimatico, campo nel quale ancora oggi è attivo.

Da notare infine le diverse sequenze di impulsi disegnate e implementate per risolvere specifici problemi posti dalla singola proteina, dando dimostrazione di saper coniugare e tradurre in conoscenza spettroscopica i problemi strutturali.

2007 - Roberto Gobetto

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Per la sua eccellente attività scientifica, per le sue notevoli capacità didattiche e comunicative e per il suo ammirevole e costante impegno nelle Associazioni della comunità NMR i consigli direttivi del GIDRM e del GIRM assegnano la medaglia d’oro 2007 al Prof. Roberto Gobetto.

Il Prof. Gobetto ha dedicato una parte consistente della sua carriera scientifica allo studio di complessi organometallici mediante tecniche NMR, ottenendo risultati altamente innovativi che ha riportato in oltre 190 pubblicazioni. Di particolare risalto i suoi studi sulla reattività e le proprietà dinamiche dei complessi trinucleari di rutenio e di osmio. Non da meno sono inoltre i suoi lavori sui legami idrogeno non convenzionali in complessi di metalli di transizione. Originali ed innovativi sono stati i suoi contributi nella spettroscopia NMR stato solido e wideline per l’interpretazione strutturale e dinamica di complessi organometallici allo stato cristallino, inclusi dentro cavità o adsorbiti su superficie. Il problema del legame ad idrogeno e del polimorfismo in composti supramolecolari ed in farmaci è stato affrontato dal Prof. Gobetto mediante un approccio NMR multinucleare e multiparametrico che permette di ottenere informazioni non accessibili con altre tecniche. Dal punto di vista metodologico si evidenziano i lavori sul trasferimento di polarizzazione dal para-idrogeno ad eteronuclei.

Il Prof. Gobetto ha saputo unire ad una produzione scientifica di altissimo livello una grande passione per la didattica, sia in sede universitaria che in scuole di livello post-universitario, senza mai dimenticare la centralità della spettroscopia NMR nella chimica dei composti organometallici e nello studio dello stato solido. Le sue capacità comunicative, la sua estrema chiarezza, sono state sempre apprezzate nei suoi interventi non solo durante i congressi nazionali ma anche fuori dall’Italia.

È stato promotore ed organizzatore in prima persona della rinascita delle scuole nazionali NMR, che quest’anno concludono il secondo ciclo triennale. L’impegno nella scuola NMR è solo un esempio della sua dedizione e partecipazione alla vita della comunità scientifica nazionale. In passato consigliere del GIDRM e del GIRM, è stato ed è tuttora attivo nella Società Chimica Italiana.

2006 - Claudio Dalvit

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Il dr. Claudio Dalvit si è particolarmente distinto nel panorama italiano e internazionale per la continuità e la prolificità di idee innovative immesse nello sviluppo di sequenze di impulsi e di applicazioni utilizzando la spettroscopia NMR in soluzione su molecole di interesse biologico. Di particolare interesse è il percorso che dal campo di studio del problema della soppressione del solvente (acqua) lo ha portato allo studio e approfondimento del fenomeno del “radiation damping” per pervenire a interessanti applicazioni nel settore del “drug discovery” industriale.

Forte della conoscenza diretta dei problemi connessi con il “drug discovery” e delle limitazioni delle attuali metodologie di screening alla ricerca di “lead compounds”, il dr. Dalvit ha sviluppato metodologie che consentono di effettuare esperimenti in forma 1D, sfruttando proprietà fisiche “trasmesse” alle piccole molecole durante il periodo di vita del complesso con la macromolecola, attraverso le molecole d’acqua che rimangono intrappolate all’interfaccia, consentendo quindi il monitoraggio dell’evento d’interazione. Tale sviluppo ha consentito di ampliare e percorrere in modo del tutto originale lo screening di collezioni di composti in campo bio-farmaceutico.

In questo settore, nell’arco di oltre un decennio, ha prima sviluppato metodiche quali il phogsy, correntemente utilizzate nel campo farmaceutico da tutti i grandi gruppi di ricerca industriali e/o pubblici, e successivamente ottimizzato e ampliato il campo delle applicazioni sfruttando molecole “spy” che opportunamente contengano atomi di fluoro, per effettuare saggi di spiazzamento. La sensibilità intrinseca di tale nucleo consente di abbassare la soglia delle concentrazioni necessarie per effettuare lo screening ampliando notevolmente la gamma delle applicazioni sulle quali la spettroscopia NMR puo’ dare un contributo.

Il principale pregio del percorso scientifico del dr. Dalvit risiede nell’originalità e unicità del contributo dato a tutta la comunità di spettroscopia NMR. Egli ha infatti prima posto le fondamenta per un filone di ricerca, e poi lo ha sviluppato con lucida concretezza.

Per continuità, serietà, professionalità nei suoi approfondimenti scientifici, e per l’estrema chiarezza nei suoi interventi pubblici in occasione di conferenze o di specifici seminari, e’ stato ed è un esempio per la comunità di spettroscopia NMR, non solo italiana, di come si possa coniugare interesse scientifico con attività finalizzata.

Dr. Claudio Dalvitt after receiving the GIDRM/GIRM Gold Medal during the XXXVI National Congress on Magnetic Resonance in Vietri sul Mare (Italy) together with the president of the GIRM (Prof. Stefano Chimichi, right), the president of the GIDRM (Prof. Stefano Mammi, second from left) and Dr. Marina Veronesi (left).

foto dalvit premiazione

2005 - Henriette Molinari

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Prof. Henriette Molinari (right) after receiving the GIDRM/GIRM Gold Medal during the XXXV National Congress on Magnetic Resonance in Monte Porzio Catone (Rome, Italy) together with the treasurer of the GIDRM (Dr. Lucia Zetta, right).

2004 - Lucia Banci

2003 - Alberto Spisni

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Prof. Alberto Spisni (right) after receiving the GIRM Gold Medal during the XXXIII National Congress on Magnetic Resonance in Bressanone/Brixen (Italy) together with the president of the GIRM (Dr. Carla Marchoro, left).

2002 - Franca Podo

2001 - Claudio Luchinat

1999 - Lucia Zetta

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1997 - Carlo Alberto Veracini

1996 - Silvio Aime

1995 - Annalaura Segre

1994 - Ludovico Lunazzi

1993 - Dante Gatteschi

1992 - Rosanna Mondelli

1991 - Ivano Bertini

1990 - Carlo Corvaja

1989 - Pierandrea Temussi

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